Presentate Piattaforme Sindacali ed aperti confronti con associazioni datoriali
Presentate le Piattaforme Sindacali ed avviati i confronti con le associazioni datoriali per rinnovare i contratti provinciali degli operai agricoli e florovivaisti nelle province di Modena e Reggio Emilia, che interessano rispettivamente 10.000 e 8.500 dipendenti.
Obiettivi dei Rinnovi Contrattuali Provinciali Modena e Reggio Emilia
I rinnovi dei Contratti Provinciali di Lavoro in entrambe le province di Modena e Reggio Emilia, dichiara Daniele Donnarumma, Segretario Generale della FAI CISL EMILIA CENTRALE, “rappresentano per noi un momento negoziale importante per migliorare i diritti e le tutele degli operai agricoli in tema di incremento delle retribuzioni, ma anche per offrire ai lavoratori nuove forme di welfare attraverso il fondamentale ruolo affidato agli Enti Bilaterali, in un settore, quello agricolo, soggetto a continui mutamenti climatici e alle diverse produzioni territoriali che da un lato sono fatte da agricoltura tradizionale e dall’altro da una avanzata tecnologia che vede le imprese competere sui grandi mercati internazionali.”
Sfide e Soluzioni nel Mercato Agricolo
Le richieste poste in piattaforma – continua Donnarumma – “partono da nuove e migliori relazioni sindacali da attivare anche attraverso la costituzione della Rete del Lavoro agricolo di qualità, che ad oggi, purtroppo, non ha ancora trovato una vera e concreta operatività, ferma restando l’istituzione dell’Osservatorio Regionale dell’Emilia Romagna, prevista dall’art. 9 del CCNL.
Il punto centrale resta il tema del mercato del lavoro caratterizzato da una fortissima precarietà, dal mancato rispetto dei contratti di lavoro che crea concorrenza sleale tra le imprese stesse, aggravato dalla mancanza di manodopera basica e specializzata.
Per questi motivi è importante rafforzare il sistema della bilateralità, in sinergia con il sistema pubblico orientato verso politiche attive che mettano in connessione scuola-lavoro, formazione per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Nelle piattaforme inoltre si richiede un aggiornamento della classificazione dei livelli di inquadramento, un adeguamento degli scatti di anzianità e l‘erogazione di prestazioni di welfare a favore dei familiari degli operai agricoli a carico delle casse extra-legem.”
Maggiore Sicurezza e Retribuzioni per i Lavoratori
Infine, non in ordine di importanza, conclude Donnarumma, “una maggiore sicurezza sul lavoro con l’istituzione degli RLST di settore per mettere in campo maggiori controlli nei luoghi di lavoro e maggiore formazione e consapevolezza sul tema.
In tema di aumento delle retribuzioni, oltre all’incremento del 3,5% già sottoscritto nell’accordo nazionale il 27/10/2023, in aggiunta, per salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori, si è richiesto un ulteriore aumento a livello locale pari al 6% in ragione dell’IPCA (inflazione programmatica europea) attesa per il biennio 2024-2025.
Auspichiamo che in tempi brevi con le associazioni datoriali si raggiungano le intese sui punti presentati in piattaforma per dare risposte ai lavoratori che, sottolinea Donnarumma, non possiamo ricordare e sostenere solo quando c’è da mettere il cibo in tavola, ma al contrario, ogni singolo giorno dell’anno.
Rinnovi Contratti Agricoli Modena e Reggio Emilia
Presentate Piattaforme Sindacali ed aperti confronti con associazioni datoriali
Presentate le Piattaforme Sindacali ed avviati i confronti con le associazioni datoriali per rinnovare i contratti provinciali degli operai agricoli e florovivaisti nelle province di Modena e Reggio Emilia, che interessano rispettivamente 10.000 e 8.500 dipendenti.
Obiettivi dei Rinnovi Contrattuali Provinciali Modena e Reggio Emilia
I rinnovi dei Contratti Provinciali di Lavoro in entrambe le province di Modena e Reggio Emilia, dichiara Daniele Donnarumma, Segretario Generale della FAI CISL EMILIA CENTRALE, “rappresentano per noi un momento negoziale importante per migliorare i diritti e le tutele degli operai agricoli in tema di incremento delle retribuzioni, ma anche per offrire ai lavoratori nuove forme di welfare attraverso il fondamentale ruolo affidato agli Enti Bilaterali, in un settore, quello agricolo, soggetto a continui mutamenti climatici e alle diverse produzioni territoriali che da un lato sono fatte da agricoltura tradizionale e dall’altro da una avanzata tecnologia che vede le imprese competere sui grandi mercati internazionali.”
Sfide e Soluzioni nel Mercato Agricolo
Le richieste poste in piattaforma – continua Donnarumma – “partono da nuove e migliori relazioni sindacali da attivare anche attraverso la costituzione della Rete del Lavoro agricolo di qualità, che ad oggi, purtroppo, non ha ancora trovato una vera e concreta operatività, ferma restando l’istituzione dell’Osservatorio Regionale dell’Emilia Romagna, prevista dall’art. 9 del CCNL.
Il punto centrale resta il tema del mercato del lavoro caratterizzato da una fortissima precarietà, dal mancato rispetto dei contratti di lavoro che crea concorrenza sleale tra le imprese stesse, aggravato dalla mancanza di manodopera basica e specializzata.
Per questi motivi è importante rafforzare il sistema della bilateralità, in sinergia con il sistema pubblico orientato verso politiche attive che mettano in connessione scuola-lavoro, formazione per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Nelle piattaforme inoltre si richiede un aggiornamento della classificazione dei livelli di inquadramento, un adeguamento degli scatti di anzianità e l‘erogazione di prestazioni di welfare a favore dei familiari degli operai agricoli a carico delle casse extra-legem.”
Maggiore Sicurezza e Retribuzioni per i Lavoratori
Infine, non in ordine di importanza, conclude Donnarumma, “una maggiore sicurezza sul lavoro con l’istituzione degli RLST di settore per mettere in campo maggiori controlli nei luoghi di lavoro e maggiore formazione e consapevolezza sul tema.
In tema di aumento delle retribuzioni, oltre all’incremento del 3,5% già sottoscritto nell’accordo nazionale il 27/10/2023, in aggiunta, per salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori, si è richiesto un ulteriore aumento a livello locale pari al 6% in ragione dell’IPCA (inflazione programmatica europea) attesa per il biennio 2024-2025.
Auspichiamo che in tempi brevi con le associazioni datoriali si raggiungano le intese sui punti presentati in piattaforma per dare risposte ai lavoratori che, sottolinea Donnarumma, non possiamo ricordare e sostenere solo quando c’è da mettere il cibo in tavola, ma al contrario, ogni singolo giorno dell’anno.
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