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admin Ottobre 21, 2024 0 Comments

FAI CISL Emilia Centrale esulta: “Oltre 6 Milioni di euro per i lavoratori”

Sindacato Agroalimentare: “Accordo con sei aziende top del settore, fondi destinati a 3770 addetti per formazione, sicurezza e nuovi diritti, oltre che per le famiglie dei dipendenti”

Sei aziende top dell’agroalimentare Modenese, 6.6 milioni di euro che nel 2023 sono arrivati e che continuano ad arrivare nelle tasche di 3.770 lavoratori, sotto forma di welfare per gestire occupazione e famiglia, di formazione, di maggiore sicurezza e nuovi diritti. 

Lo certifica lo studio condotto da FAI CISL Emilia Centrale, disegnando un risultato che diventa notevole guardando all’insieme delle province di Modena e Reggio, le ambasciatrici nel mondo del Made in Italy agroalimentare: circa 33 milioni di euro nel triennio a favore di quasi 6.700 addetti. 

E’ più che soddisfatto Daniele Donnarumma, Segretario Generale FAI, la categoria che segue e protegge chi lavora nel settore agricolo e nell’industria di trasformazione dell’oro prodotto nei campi, nelle stalle e negli allevamenti modenesi.


FAI CISL Emilia Centrale ha giocato un ruolo centrale nel rinnovo di 11 accordi raggiunti con le aziende modenesi grazie alla contrattazione, leva potente per migliorare gli stipendi, il welfare, le tutele di chi lavora, aggiungendo tutto questo a quanto già stabilito dal contratto nazionale rinnovato nel marzo scorso. Vale a dire il dimezzamento del precariato e 10.236 euro che i dipendenti porteranno a casa entro tre anni. Parliamo di 280 euro in più ogni mese. 

Guardate, è tutto tranne che un tema tecnico. Contrattare con le aziende significa discutere e dialogare per far capire che migliorare le condizioni di lavoro e costruire una buona occupazione non è un costo ma è il miglior investimento per il futuro della nostra economia – spiega Donnarumma – Se Modena è una città capitale per l’agroalimentare lo si deve a chi rischia facendo impresa e al talento di chi lavora in questo settore. E’ una evoluzione continua, che richiede passione, partecipazione e idee: temi che saranno al centro del nostro congresso”

IL PACCHETTO WELFARE

Le leve utilizzate da Fai Cisl sono state diverse, spesso costruite su misura in base alle necessità dei lavoratori. In linea generale, contrattando con le imprese il sindacato è riuscito ad espandere il welfare che permette di tenere insieme il lavoro con la famiglia: più permessi retribuiti, orari più flessibili, l’introduzione delle ferie solidali e l’ampliamento dei permessi aggiuntivi.
Un pacchetto di misure essenziali, come sa chi deve seguire i figli o assistere i propri anziani. Ma non è tutto: il sindacato ha ottenuto contributi per lo studio dei dipendenti e dei familiari, il miglioramento dei fondi per l’assistenza sanitaria e pensionistica e la tutela dei lavoratori quando subentra un appalto. Come? Attraverso la garanzia dei servizi essenziali come la mensa e non solo. Molto, molto importante l’obiettivo raggiunto per un uso più elastico del tfr, per consentire ai lavoratori di disporre dei soldi del fine rapporto per gestire le difficoltà.

IL PACCHETTO SICUREZZA

Avanzano anche le misure a favore della salute e della sicurezza, attraverso il potenziamento della formazione continua del personale, le ore aggiuntive per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), una migliore organizzazione del lavoro grazie alla maggior chiarezza dei mansionari aziendali e l’ampliamento dei permessi per le visite mediche.

UNITI CONTRO LA VIOLENZA


In una grande azienda della provincia, Fai ha ottenuto la partenza di una commissione paritetica sulla sicurezza che punta a gestire situazioni di disagio e l’introduzione di segnalazioni anonime per denunciare molestie e discriminazioni. Una misura che fa il paio con l’attivazione di uno sportello anti violenza.


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